RETE CLIMATICA TRENTINA

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Raccomandazioni politiche per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici

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Indice di impegno climatico dei programmi elettorali dei candidati Presidente alle elezioni Provinciali 2023

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Chi siamo

Rete Climatica Trentina nasce come gruppo informale creatosi a seguito dell’esperienza delle “Conferenze dei giovani sul clima in Trentino”, un percorso partecipativo che ha coinvolto circa 40 realtà associative e più di 300 ragazzi under 35 dislocati in 18 Comuni del territorio provinciale, con lo scopo di elaborare delle raccomandazioni politiche in tema di adattamento ai cambiamenti climatici. Il progetto è stato parte integrante del percorso partecipativo di definizione della futura Strategia Provinciale di Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici, è stato promosso e finanziato dall’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA) e realizzato dall’Associazione Viração&Jangada in collaborazione con il Centro Europeo Jean Monnet dell’Università degli Studi di Trento e il MUSE.


Dopo esserci conosciuti e aver collaborato alla stesure di proposte per l’adattamento, abbiamo continuato a incontrarci per analizzare i documenti programmatici provinciali di contrasto al cambiamento climatico, anche grazie al supporto e al confronto con molti esperti dei settori coinvolti. Al termine di questo percorso, abbiamo deciso di redigere un manifesto contenente una serie di proposte riguardanti la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici in Trentino. A nostro avviso, queste sono le principali azioni su cui dovrà concentrarsi la futura Giunta, avendo in mente un orizzonte temporale di medio-lungo periodo che trascende la mera durata della prossima legislatura.


Questo documento è frutto della collaborazione di oltre 40 persone appartenenti a numerose associazioni del territorio e vuole rappresentare una risorsa per i partiti e i candidati alle prossime elezioni provinciali.


Il manifesto è stato presentato in conferenza stampa il 23 giugno 2023 presso la sala della Fondazione Caritro di Trento.


I nostri obiettivi

Rete Climatica Trentina vuole avvicinare la cittadinanza al tema della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico, creando alleanze tra cittadini, associazioni, partiti e categorie di settore per affrontare la crisi climatica insieme, creando opportunità e cambiamenti positivi sul territorio trentino.


Crediamo infatti nel processo di co-creazione delle politiche e nella democrazia partecipativa come strumenti per costruire e dare forma al futuro del territorio in maniera condivisa.


Rete Climatica Trentina ambisce dunque a diventare un punto di riferimento provinciale per azioni di advocacy, monitoraggio, formazione e sensibilizzazione dei vari attori del territorio trentino sui temi inerenti ai cambiamenti climatici.


Il nostro obiettivo più immediato è coinvolgere tutte le parti politiche in vista delle elezioni provinciali di ottobre 2023, per condividere con loro le nostre proposte, avviare dei processi di dialogo strutturato e facilitare l’inserimento delle misure individuate nel nostro manifesto nei programmi elettorali. Pensiamo che mettere in campo risposte responsabili, informate ed efficaci alla crisi climatica debba essere una delle priorità del prossimo governo provinciale.


PAGELLE CLIMATICHE

metodologia

Questa iniziativa nasce sempre con l’intento di essere un ente intermedio fra la società civile e il mondo della politica rappresentativa. Dopo aver redatto il manifesto contenente le proposte in tema di mitigazione e adattamento, abbiamo deciso di valutare, da un punto di vista di impegno climatico, i programmi elettorali dei candidati Presidente alle elezioni provinciali 2023. Per fare ciò abbiamo utilizzato la metodologia ideata da Italian Climate Network (ICN) e Climalteranti per la valutazione dei programmi elettorali in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022.


La valutazione si basa su 10 criteri che insieme forniscono una panoramica complessiva dell’indice di impagno climatico dei programmi elettorali. L'indice di Impegno Climatico riassuntivo è dunque un valore medio ottenuto sommando i punteggi attribuiti a questi 10 criteri, ciascuno con eguale peso e con un punteggio che va da 0 a 10. Diversamente da quanto fatto da ICN, abbiamo effettuato una valutazione non dei programmi dei singoli partiti ma del programma ufficiale del candidato Presidente.


I criteri sono i seguenti (per una descrizione più dettagliata della metodologia si rimanda al sito di Italian Climate Network e di Climalteranti):


1) Centralità

Quanto e dove si parla del tema del cambiamento climatico, se è presente in modo ricorrente anche nelle parti iniziali e principali del programma o invece è presente in modo sporadico o in una posizione del tutto marginale.

0: il tema del cambiamento climatico non è presente

10: il tema emerge come questione centrale, importante e strategica.


2) Settorialità

Quanto il tema del cambiamento climatico è connesso alle parti che si occupano dello sviluppo socio-economico o industriale, o è invece relegato come parte del capitolo sull'ambiente o sulla sostenibilità

0: il tema del cambiamento climatico è una sottovoce del capitolo ambiente o sostenibilità

10: il tema del cambiamento climatico è declinato in molti settori, es. economia, energia, agricoltura, mobilità, industria, fiscalità, protezione civile


3) Ambizione

Quanto nel programma sono citati e sostenuti obiettivi di riduzione delle emissioni, in linea all'Accordo di Parigi, ratificato nel 2016 dal Parlamento italiano alla quasi unanimità, che prevedono "riduzioni delle emissioni di gas serra rapide e profonde e nella maggior parte dei casi immediate riduzioni in tutti i settori" (Fonte: IPCC, AR6-WG3, SPM, C3) e quanto sono delineate azioni in linea con questi obiettivi

0: non è citata la necessità di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e non presenti azioni

10: è espressamente citata la necessità di impegni ambiziosi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e sono citate molte azioni


4) Fuoriuscita dai fossili

Quanto è richiamata la necessità di una rapida fuoriuscita dal sistema fossile, con il blocco degli investimenti in nuove infrastrutture legate ai combustibili fossili, come nuove centrali a gas o rigassificatori.

0: non c'è alcun cenno alla necessità di fuoriuscita dal sistema fossile

10: c'è un impegno preciso sulla rapida fuoriuscita dai fossili


5) Investimenti pubblici

Quanto sono previsti investimenti pubblici, nonché sistemi di incentivi e disincentivi per accelerare la mitigazione del cambiamento climatico, non solo nel settore della produzione di energia rinnovabile, ma anche nei settori più difficili, come la riqualificazione del parco edilizio pubblico e privato o della mobilità sostenibile.

0: non c'è alcun tipo di impegno

10: c'è un impegno strutturato all'uso della finanza pubblica a sostegno della mitigazione del cambiamento climatico.


6) Equità e disuguaglianza

Quanto il programma elettorale considera il tema della giusta transizione, della necessità di monitorare e affrontare problemi di distribuzione della ricchezza conseguenti alle politiche sul clima

0: il tema non è considerato

10. la politica climatica delineata è agganciata ad una politica sulla redistribuzione della ricchezza


7) Distrazioni

Quanto il programma prevede impegni che possono essere considerati come segno della non volontà di affrontare oggi la sfida della transizione energetica, spostandola invece in un futuro, ad esempio precedendo la costruzione in tempi e luoghi non identificati di tecnologie ancora non disponibili e che non lo saranno nei prossimi 10 anni.

0: le scelte "distrattive" sono una parte importante del programma sul clima

10. non sono previste scelte "distrattive"


8) Il quadro internazionale

Quanto l'azione sul clima dell'Italia è inserita nel contesto europeo e della Convenzione sul Clima, con chiaro sostengo agli obiettivi dell'Unione Europea (ridurre di almeno il 55% le emissioni di gas serra nel 2030 rispetto al 1990, neutralità climatica nel 2050), o gli elementi attuativi (ad esempio il pacchetto Fit for 55).

0: si prevede di non rispettare gli impegni presi, di ridiscuterli o di rallentarne l'attuazione

10: Si esplicita l'impegno a un'azione ambiziosa a livello dell'intera EU, anche con il rilancio degli obiettivi


9) Negazionismo

Quanto nel programma trovano spazio esplicitamente argomentazioni che mettono in discussione l'esistenza del riscaldamento globale o l'influenza antropica.

0: sono presenti molte argomentazioni negazioniste sul clima

10: non è presente alcuna argomentazione negazioniste sul clima


10) Inattivismo

Quanto nel programma sono preseti le parole d'ordine dell'inattivismo climatico: spostare la responsabilità su altri (es. Cina o India), enfatizzare i pericoli e i costi della transizione energetica, dichiarare che è ormai troppo tardi per affrontare la crisi climatica.

0: sono presenti molte argomentazioni inattiviste sul clima

10: non è presente alcuna argomentazione inattivista sul clima


Le valutazioni sono state fatte da un gruppo di 10 esperti in diverse professionalità e settori, i quali hanno anonimamente dato un voto ad ogni programma per ciascuno dei criteri sopracitati. Il risulatato per ogni programma è dato quindi dalla media delle 10 valutazioni degli esperti. Il voto è anonimo poichè solo il singolo esperto sa che voto ha dato per ciascun criterio. Di seguito l’elenco degli esperti:


  • Massimo Zortea Avvocato cassazionista specializzato in diritto e politiche ambientali e sviluppo sostenibile. Docente Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica
  • Michael Christian Matiu Ricercatore in climatologia Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica
  • Valentina D’Alonzo Ricercatrice senior presso l'Istituto per le Energie Rinnovabili del centro di ricerca Eurac
  • Giuliano Trentini Ingegnere per l'ambiente e il territorio, presidente CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale)
  • Antonella Agostini Dottore forestale con focus su cambiamento climatico e soluzioni basate sulla natura
  • Lorenzo Giovannini Professore associato Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica
  • Anna Napoli Ricercatrice in scienze atmosferiche Centro Agricoltura Alimenti Ambiente - C3A
  • Andrea Porciello Professore ordinario di filosofia del diritto Dipartimento Giurisprudenza, Economia e Sociologia Università di Catanzaro
  • Giulio Cremona Ricercatore Irs - Istituto per la Ricerca Sociale
  • Sonia Gantioler Ricercatrice senior presso l'Istituto per le Energie Rinnovabili del centro di ricerca Eurac







Di seguito vengono riportati i risulatati complessivi e i risulatati per ciascun candidato Presidente.


RISULTATI

Chi ci sostiene

Queste sono le realtà che ad oggi hanno deciso di sottoscrivere il manifesto

Contatti

reteclimaticatrentina@gmail.com

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